Si sente spesso parlare di “trasparenza” nella pubblica amministrazione ma di cosa si tratta esattamente? Quali sono per i cittadini i vantaggi di una amministrazione di questo tipo? In occasione della “Giornata della Trasparenza” ne abbiamo parlato con il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza dell’INGV, Stefano Salvi, che ci ha fatto un quadro della situazione anche alla luce delle possibilità di miglioramento, per una PA sempre più vicina al cittadino.
Oggi si sente parlare sempre più spesso di trasparenza nella pubblica amministrazione. A cosa ci si riferisce?
La tendenza a rendere sempre più trasparente l’operato della Pubblica Amministrazione si è sviluppata lentamente a partire dal dopoguerra, con una serie di norme minori, poi con le norme sull’accesso ai documenti amministrativi (legge 241 del 1990), fino ad arrivare al decreto legislativo 33 del 2013 che codifica in maniera puntuale per tutte le amministrazioni pubbliche specifici obblighi di pubblicazione online di una grande varietà di informazioni. Secondo Raffaele Cantone, già Presidente dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) oggi la P.A. deve diventare una “Casa di Vetro”, tale che al suo interno sia tutto costantemente visibile e a disposizione del cittadino. Cantone ha ripreso la metafora da un discorso di Filippo Turati. Era il 1908 e Turati affermava alla Camera di Deputati, con una lungimiranza incredibile per i tempi, che “Dove un superiore pubblico interesse non imponga un momentaneo segreto, la casa dell’amministrazione dovrebbe essere di vetro”. Come già nella visione di Turati, anche in quella di Cantone, la Trasparenza ha il fine di tutelare i diritti dei cittadini, prevenire un uso distorto della cosa pubblica e promuovere forme diffuse di controllo sulle attività delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Oggi si può affermare che la casa è diventata veramente di vetro: utilizzando l’accesso agli atti o le pagine web di Amministrazione Trasparente, il cittadino ha una accessibilità quasi totale a dati e documenti in possesso della Pubblica Amministrazione.
Qual è il ruolo delle nuove tecnologie in questo processo di diminuzione delle distanze tra cittadini e istituzioni pubbliche?
Internet ha il potenziale di annullare la distanza tra cittadini e istituzioni, rendendo molte informazioni fruibili nell'immediatezza ed è il principale strumento attraverso cui il legislatore ha inteso conseguire maggiori livelli di trasparenza. I siti Internet di tutti gli enti della P.A. e delle società a partecipazione pubblica sono diventati il luogo principe per rispondere alle esigenze di informazione dei cittadini. Aprendo la pagina “Amministrazione Trasparente” il cittadino ha a disposizione un indice standardizzato che lo guida nell’accesso a un numero vastissimo di informazioni che riguardano l’operato dell’ente e dei suoi dipendenti. Nel caso in cui le informazioni previste non siano state pubblicate, l’ANAC, ma anche il cittadino, possono richiedere la pubblicazione pena l’adozione di provvedimenti disciplinari per chi non adempie all’obbligo.
Quali sono i vantaggi dell'adozione di un approccio sempre più trasparente per i cittadini?
Ebbene, la “Casa di Vetro” è stata pensata da Turati, e poi richiamata negli anni, per non allontanare la pubblica amministrazione dal cittadino, favorendo i reciproci processi comunicativi, e migliorando il controllo del pubblico sull’operato degli enti. Prima del d.lgs. 33/2013 le informazioni erano rese disponibili solo su richiesta e permanevano spesso delle difficoltà di accesso alle informazioni a causa di resistenze delle amministrazioni. Le resistenze erano dovute spesso a difficoltà nella gestione delle richieste, in alcuni casi erano invece dovute a insofferenza verso l’esigenza di un controllo del proprio operato da parte del cittadino, e altre volte erano dovute all’esistenza di un illegittimo interesse privato di un dipendente nella gestione della cosa pubblica (corruzione). È importante sottolineare quindi che oggi, il libero accesso ai documenti concernenti la gestione della cosa pubblica e le scelte politico-istituzionali compiute dalle amministrazioni permette una più facile individuazione di eventuali comportamenti scorretti da parte del dipendente pubblico. Per questo motivo la trasparenza è stata indicata nella Legge 190 del 2012 (Legge Severino o Anticorruzione) come una delle misure fondamentali di prevenzione della corruzione.
E l'INGV come si posiziona?
Per quanto riguarda il nostro Istituto posso affermare che siamo tra gli enti più virtuosi in materia di trasparenza. Pubblichiamo online anche alcune informazioni che non sono obbligatorie per legge. Peraltro lo stesso decreto 33/2013 impone agli enti di individuare e rendere accessibili ulteriori informazioni anche non presenti nell’elenco fornito. Siamo virtuosi in questo senso ma dobbiamo essere consapevoli che si può sempre fare di più.
Perché una giornata della trasparenza all'INGV? Di cosa si è parlato?
La giornata della trasparenza è essa stessa un obbligo di legge. Eventi di questo genere sono un modo per la pubblica amministrazione di confrontarsi e comunicare, non solo all'interno ma anche con i portatori di interessi esterni, primi fra tutti i cittadini. Durante la giornata, attraverso presentazioni su vari temi seguite da discussioni aperte al pubblico, l’amministrazione deve comprendere le esigenze dei dipendenti e dei portatori di interessi relativamente ad esempio, ad una maggiore trasparenza, ma anche alla qualità e completezza dei servizi al cittadino. Penso che la definizione “Giornata della Trasparenza” sia riduttiva, poiché la trasparenza non è l'unico tema affrontato. Durante i lavori si è parlato infatti anche di prevenzione della corruzione e di conflitto di interesse nella P.A. Nella legge Severino il concetto di corruzione è stato esteso a comprendere la mala gestione, ovvero le situazioni in cui il pubblico dipendente viene meno ai propri doveri e distorce la gestione della cosa pubblica al fine di conseguire un vantaggio privato. Il sottoscritto e l’amministrazione dell’INGV lavorano insieme per mettere a punto delle misure di prevenzione che riducano la probabilità che si verifichino eventi di corruzione e di mala gestione: queste giornate rappresentano preziosi momenti di discussione su queste tematiche.
Cosa può essere fatto in un'ottica di miglioramento?
Ad oggi uno dei punti deboli nell'applicazione della legge sulla trasparenza è costituito dal fatto che per un cittadino con scarsa familiarità con i meccanismi della P.A., non è sempre immediato reperire delle informazioni specifiche di suo interesse nel gran numero di pagine web del portale INGV - Amministrazione Trasparente. Un utile miglioramento potrebbe essere la creazione di un indice parallelo che contenga parole chiave relative al contenuto dei documenti più che al loro tipo o classificazione amministrativa. In alternativa potrebbe essere sufficiente fornire un servizio di ricerca semantica, utilizzando servizi web appositi. Un altro argomento importante riguarda la semplificazione del linguaggio, che spesso risulta troppo tecnico e specialistico, mentre per rendere sostanziali il diritto d'accesso e la trasparenza dell'attività amministrativa è necessario rendere comprensibili le informazioni e le modalità per utilizzarle.