Un Laboratorio versatile per lo studio della dinamica dei vulcani e dei magmi, con un’attenzione particolare rivolta anche ai sistemi geotermici e idrotermali.
Ospitato presso l’Osservatorio Vesuviano di Napoli dell’INGV, il Laboratorio di Microscopia Elettronica e Microanalisi (EDS-BSEM) consente ai ricercatori che operano al suo interno di effettuare sofisticate indagini di campioni ad altissima risoluzione e di ottenere immagini utili allo studio in diversi ambiti disciplinari, dalla geologia alla medicina, passando per l’ingegneria.
Abbiamo intervistato la Responsabile del Lab, Monica Piochi, per farci raccontare qualcosa in più sul Laboratorio e sulle attività che svolge.
Monica, in cosa consiste il lavoro che svolgi nel Lab di Microscopia Elettronica e Microanalisi dell’Osservatorio Vesuviano?
Il Laboratorio di Microscopia Elettronica con sistema di microanalisi EDX della Sezione di Napoli dell’INGV permette l’indagine morfoscopica, tessiturale e chimica di campioni ad un’altissima risoluzione e ingrandimenti eccezionali fino a 1.000.000x, e ha potenzialità applicative in vari campi delle scienze dei materiali, della geologia, dell’ingegneria, dell’archeologia e della medicina.
Quali sono gli scopi fondamentali della tua attività?
Le indagini alla scala microscopica che svolgo nel Lab sono fondamentali per la determinazione delle caratteristiche chimico-fisiche delle rocce, a loro volta utilizzate per conoscere, descrivere, ricostruire, monitorare e modellare numerosi processi naturali.
Nel Laboratorio, in particolare, si indagano paragenesi mineralogica, cristallinità, tessitura e composizione chimica delle rocce vulcaniche e le applicazioni di questo lavoro sono attualmente concentrate sullo studio e sulla definizione della dinamica dei vulcani e dei magmi nelle fasi pre e sin- e post-eruttive, dei sistemi geotermici e degli ambienti idrotermali. In particolare, per quanto riguarda queste ultime applicazioni, gli studi si concentrano sull’osservazione periodica delle alterazioni idrotermali in aree vulcaniche con degassamento quiescente, come sono quelle napoletane.
Come si svolge il tuo lavoro all’interno del Laboratorio?
La tecnica microscopica che si utilizza nel nostro Lab sfrutta gli effetti dell’interazione tra gli elettroni prodotti da una sorgente (i cosiddetti “elettroni primari”) e il campione oggetto di indagine, rilevando e convertendo in un’immagine gli elettroni secondari e retrodiffusi prodotti dalla suddetta interazione.
Il set di rilevatori in dotazione alla nostra strumentazione consente di ottenere informazioni morfologiche e di rilievo topografico, composizionali e geometriche ad alto contrasto, determinazioni qualitative e quantitative, in modalità analitica puntuale, areale, profili di concentrazione, mappe X integrate a immagini SEM (ovvero provenienti da Microscopio Elettronico a Scansione) di campioni preparati in forma di blocchetti, grani (stub), film e sezioni sottili.