Il Festival
Dal 20 ottobre al 1° novembre 2022 torna il Festival della Scienza per un’edizione speciale che segna un traguardo importante per la manifestazione. Nel 2022, infatti, si festeggiano i vent’anni! Un programma ricco e ambizioso celebra al meglio questa ricorrenza, una sorta di inno al tornare a vivere gli eventi in presenza, soprattutto dopo i due anni difficili che tutti abbiamo vissuto.
Un programma ricco di conferenze, mostre, laboratori, spettacoli e altri eventi, tutti legati dalla parola chiave di quest’anno:
L’INGV partecipa con la mostra 'Parole dalla Terra' La scienza ci aiuta a comprendere il linguaggio della Terra.
Lo spettacolo di strada Filastrocche e leggende della Terra. Il laboratorio Le parole della terra e il laboratorio trova la parola giusta.
Sono previsti due talk scientifici su: come è cambiata la comunicazione dei terremoti e Il pericolo con è rischio.
Tutti gli eventi sono organizzati in collaborazione con i Dipartimenti INGV Ambiente-Terremoti e Vulcani con la partecipazione di molte sezioni e ricercatori dell’Ente.
Conferenze
Alessandro Amato, Maurizio Pignone
Palazzo Ducale, Archivio Storico del Comune
piazza G. Matteotti, 10 loggiato minore
23 ottobre, ore 17:30
Da oltre dieci anni l'informazione sui terremoti in Italia e nel Mondo è racchiusa negli articoli e nelle pagine dei canali della piattaforma INGVterremoti. Dopo il terremoto dell’Aquila nel 2009 e le ben note vicende processuali che lo hanno seguito, la comunicazione sui TERREMOTI è cambiata radicalmente, e con essa i LINGUAGGI utilizzati dai ricercatori che la alimentano e la realizzano, adattandosi alle nuove realtà (i social media) e a un pubblico sempre più esigente e diffidente. In questa conferenza porremo l’accento su alcune parole chiave che hanno accompagnato questa transizione. Esse sono RAPIDITÀ (necessaria durante un evento sismico), AFFIDABILITÀ (dei dati e delle informazioni pubblicate), TRASPARENZA (dei processi e delle analisi), INCERTEZZA (implicita nella comunicazione dei risultati e poco accettata dal pubblico).
La complicata comunicazione dei terremoti
Nicola Alessandro Pino, Stefano Solarino
Baltimora Garden Sea-ty
31 ottobre, ore 15:30
La comunicazione scientifica è un delicato equilibrio tra diverse esigenze, tanto più in ambiti come la sismologia, associati a conseguenze potenzialmente dannose. L'attuale pandemia ne è un esempio. Da una parte lo scienziato, il cui scopo è informare in maniera corretta, anche trasferendo strumenti di base per valutazioni autonome; dall’altra il cittadino che vorrebbe informazioni concise e possibilmente spoglie di termini tecnici. Non è semplice confezionare un messaggio scientificamente rigoroso, che sia al contempo comprensibile ad un non-esperto e rispettoso dei tempi per l’elaborazione dei dati, delle incertezze nei risultati e della necessità di rivederli in caso di nuove evidenze. A queste difficoltà contribuiscono, inoltre, da un lato le ambiguità generate da termini di uso comune, ma che nell’ambito scientifico indicano concetti specifici (es., intensità, pericolo, rischio), o dall’utilizzo di parametri fisici ormai diffusi comunemente, ma che sintetizzano concetti articolati (es., magnitudo, ipocentro); dall’altro la necessità di utilizzare intermediari per disseminare ad un ampio pubblico le informazioni. In questi aspetti giocano un ruolo cruciale internet e social network, dove il messaggio scientifico è in competizione, o anche contrapposto, a quello sensazionalistico e spesso infondato di comunicatori improvvisati. Nella competizione si aggiungono i “leoni da tastiera”, che presentano informazioni molto accattivanti ma spesso scientificamente infondate.
Mostre
Ascoltare la voce del nostro pianeta
Galata Museo del Mare
20 ottobre - 1 novembre
feriali ore 10:00 - 16:00
prefestivi e festivi ore 10:00 - 19:00
La Terra ci parla. Un paesaggio con le sue rocce modellate dal tempo, un’aurora boreale, un’eruzione vulcanica, un improvviso terremoto, cosa vogliono dirci? Una mostra in più ambienti dedicata ai diversi linguaggi che il nostro pianeta usa per esprimersi. La mostra guiderà lo spettatore all’interpretazione dei vari linguaggi, attraverso pannelli esplicativi, immagini, strumenti e suoni. Un racconto da scoprire insieme agli scienziati che interpretano i diversi segnali: sismologia, geochimica, geologia, vulcanologia, scienze del mare, scienze del clima, meteorologia spaziale, e osservazione dallo spazio. Con uno scopo fondamentale: imparare ad ascoltare la Terra.
Eventi speciali
Informazione e scienza (non) sono un gioco
Galata Museo del Mare, Auditorium (Stefano Solarino, Elena Eva)
21 e 24 ottobre, ore 10:00 e ore 11:00
L’attività si configura come evento speciale per la scuola secondaria. Lo scopo del laboratorio è quello di convertire le informazioni scientifiche relative ad un evento in una notizia compatta e scientificamente affidabile facendo uso di un numero limitato di parole. I partecipanti devono attentamente valutare lo stile e il contenuto tecnico del linguaggio da utilizzare e selezionare le informazioni rilevanti alla comprensione, da parte del pubblico, dell’accaduto. Come nel gioco del telefono senza fili, in questo tragitto dall’evento alla sua descrizione si può “perdere” qualche concetto o descrivere una realtà diversa o incompleta rispetto al fatto. Al laboratorio seguirà una discussione. I partecipanti vengono divisi in squadre ed ascoltano la descrizione di un evento naturale (terremoto, eruzione vulcanica, maremoto) da una guida o un ricercatore. La narrazione è pomposamente ricca di particolari, alcuni effettivamente utili ad inquadrare il contesto e la fenomenologia, altri di arricchimento scenografico ma ridondanti ai fini della descrizione dell’evento. Al termine di questa fase, i partecipanti confezionano una notizia che è “pubblicata” sulla bacheca, una lavagna metallica o un foglio di compensato a seconda che siano o meno disponibili delle tessere magnetiche riscrivibili. Nel caso online, si dovranno prevedere opportuni modi di procedere in maniera digitale. La notizia conterrà un dato numero di parole, variabile per ogni manche del gioco. Ciò richiede, da parte dei giocatori, sintesi e selezione. Nella prima manche i giocatori potranno utilizzare parole scelte in autonomia. Nella seconda manche saranno scelte da un gruppo di parole predefinite. Non verranno considerati errori le coniugazioni verbali, femminile-maschile-singolare-plurale. Al termine di ogni manche verranno discusse la completezza, l’aderenza scientifica, le eventuali mancanze, gli errori e soprattutto le possibili interpretazioni alternative per quella frase.
L'arte di strada per raccontare il nostro pianeta (a cura di Maria Grazia Ciaccio, Gianfilippo De Astis, Gaia Soldati, Maria Giovanna Piangiamore, in collaborazione con Ile Flottante)
Sedi varie
28 ottobre, ore 12:00, ore 15:00 e ore 15:40 (difronte al Galata Museo del Mare)
29 e 30 ottobre, ore 11:40, ore 15:00 e ore 15:40 (Piazzale delle Feste, Piazza Matteotti)
Gli artisti di strada del gruppo teatrale Ile Flottante, una realtà consolidata nell’ambito della produzione di spettacoli di carattere professionale, coinvolgeranno ed appassioneranno persone appartenenti a una vasta gamma di età grazie a spettacoli che avranno come testi leggende, filastrocche e 1 Data di stampa: 21/02/2022poesie riguardanti terremoti, vulcani e rischi naturali. Sono previste 3 postazioni nel centro della città lungo un percorso che unirà linguaggio teatrale e linguaggio scientifico: qui gli spettacoli (con sessioni della durata singola di circa 30 minuti) si ripeteranno a ciclo continuo, con cadenza oraria da stabilire, nei giorni di venerdì, sabato e domenica (possibilmente il 21-22-23 ottobre con l’eventualità di rimandare il tutto al successivo finesettimana, 28-29-30 ottobre, in caso di condizioni meteo sfavorevoli). L'evento è previsto per un ampio target e per un pubblico generico, interessando, spettacolo e argomenti, persone di tutte le età. Giocolieri e mangiafuoco intratterranno infatti il pubblico che, successivamente, potrà ascoltare la spiegazione scientifica del fenomeno da cui ha preso spunto la rappresentazione. I ricercatori e le ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV (M.G. Ciaccio, G. De Astis, G. Soldati e G.L. Piangiamore), che si dedicano con passione da tempo alla divulgazione scientifica, saranno al fianco degli artisti di strada per rispondere anche a domande e curiosità.
Laboratori
Dal linguaggio comune alle geoscienze (Stefania Amici, Maria Di Nezza)
Biblioteca Universitaria di Genova
20 ottobre - 1 novembre
feriali ore 9:00 - 16:00
prefestivi e festivi ore 10:00 - 19:00
Come può una parola di uso comune farci scoprire concetti e fenomeni del mondo delle geoscienze? Come possiamo scoprire e memorizzare il significato di alcuni termini scientifici? Molte parole di uso comune hanno un significato totalmente diverso nelle geoscienze e descrivono fenomeni naturali, antropici e processi geofisici: ad esempio il nome proprio “Aurora”, che è anche quello della principessa nella fiaba della “Bella Addormentata nel bosco”; il “modello” in una sfilata di moda; o ancora il “bar”, uno dei luoghi preferiti dagli italiani per la prima colazione. In questo laboratorio ludico-didattico bambini e bambine saranno guidati, attraverso un approccio SCALE-UP (Student Centered Active Learning Environment Upsidedown Pedagogy), alla scoperta di quali sono queste parole e di quale significato hanno in ambiti quali la sismologia, la geochimica, la geologia, la vulcanologia, le scienze del mare e del clima, la meteorologia spaziale e l’osservazione dallo spazio. L’attività è pensata come sinergica alla mostra “Parole dalla Terra”: le parole sono infatti scelte in modo da essere collegate agli argomenti trattati nell’esposizione, nella quale, attraverso il percorso immersivo, assumono suoni, colori e immagini che ne rafforzano il significato scientifico.
Evento online
Aria più pulita grazie a foglie e licheni
Webinar con Aldo Winkler
24 ottobre
ore 12:00 - 13:00
Il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico con metodi magnetici consiste nel considerare filtri PM10, foglie e licheni come recettori e collettori di particolato atmosferico magnetico. Questo particolato è generato da processi di combustione (emissioni industriali, domestiche o dei veicoli) e di abrasione (come accade per i freni dei veicoli, considerati la principale sorgente di polveri nocive metalliche in aree a intenso traffico urbano). Le particelle magnetiche da inquinamento sono solitamente sferule o granuli di dimensioni e forma variabili, spesso associati a metalli pesanti. In questa visita virtuale i ricercatori e le ricercatrici del laboratorio di paleomagnetismo dell’INGV presenteranno le principali metodologie usate negli studi di monitoraggio magnetico dell’inquinamento atmosferico, in particolare l’utilizzo di indicatori naturali, quali foglie e licheni.Infine, verranno introdotte le più recenti applicazioni ambientali nel settore dei Beni Culturali e le innovative analisi sugli effetti del lockdown causato dalla pandemia sul particolato atmosferico a Roma.