La sismica attiva ad alta risoluzione rappresenta uno dei principali metodi di indagine non invasiva del sottosuolo. Questa tecnica permette l'esplorazione di obiettivi profondi fino a 1-2 km con elevata risoluzione spaziale. Il MINIVIB, strumento di cui sono responsabili nel Laboratorio di Geologia e Geotecnologie i ricercatori Paolo Marco De Martini, Fabio Villani e Luigi Improta, è un sistema di energizzazione di tipo vibratorio sicuro e totalmente non invasivo e il suo impiego è possibile anche in zone urbanizzate, su strade e in aree coltivate. Con il MiniVib, le potenzialità di ricerca ed esplorazione del sottosuolo da parte dell’INGV aumentano notevolmente, grazie all’ampio spettro di applicazioni di interesse specifico e trasversale ai dipartimenti Terremoti, Vulcani e Ambiente.
Il MiniVib è un mezzo pesante gommato dal peso di 6 tonnellate che trasporta e gestisce una massa vibrante di 168 Kg azionata da un meccanismo idraulico in grado di sviluppare una forza massima di 27kN.
Risultato di un recente esperimento di sismica attiva con Minivib, svolto nell’ottobre del 2017 nel bacino di Castelluccio di Norcia (PG) attraverso le rotture cosismiche del terremoto Mw 6.5 del 30 Ottobre 2016. Nella parte alta è rappresentato il modello di velocità delle onde P (in m/s) ottenuto con inversione tomografica dei tempi di primo arrivo. Nella parte bassa è rappresentata la sezione a riflessione, che mette in evidenza la struttura interna del bacino (modificato da: Villani et al., 2019). Seismic profiling and electrical resistivity tomography, AGU Fall Meeting, San Francisco, 12 December 2019, T41H-0360