RECENSIONE
Passa dalla storia di quattro località abruzzesi il racconto scientifico e sociale del terremoto che 100 anni fa ha devastato la Marsica. La storia della tragedia causata dal violento terremoto offre interessanti spunti scientifici per ricordare quanto un evento così disastroso possa incidere sulla vita delle popolazioni che lo subiscono e indurre o semplicemente accelerare fenomeni di cambiamento nella condizione socio-economica degli abitanti di una regione. Da qui l’idea di raccontare il terremoto attraverso le testimonianze di chi ha vissuto, anche a distanza di molti anni, le conseguenze e gli sconvolgimenti che il sisma ha lasciato sul territorio marsicano. Il racconto poi si arricchisce e impreziosisce del dettaglio di ciò che la popolazione di quattro località segnate dal sisma hanno dovuto affrontare nel lungo e doloroso percorso verso il ritorno a condizioni di vita il più possibile vicino alla normalità. Un cammino comune segnato dalla delocalizzazione per i paesi di Frattura, Sperone, Aielli e Alba Fucens. “Le Radici Spezzate, Marsica 1915 – 2015” non è solo un documentario scientifico ma anche un racconto sulla sfida che hanno dovuto affrontare queste comunità per superare il trauma del violento terremoto che 100 anni fa ha devastato i loro territori. Un'analisi sociale che ci viene presentata attraverso le testimonianze dirette e toccanti da parte di chi di quella tragedia porta ancora le cicatrici. Nelle voci e nei volti che il documentario ci presenta ritroviamo molti dei tratti comuni alle storie dei gravi terremoti, dolore, smarrimento, lutti e distruzioni inimmaginabili. Eventi talmente gravi da stravolgere l’intera dinamica socio economica di vaste aree. E’ così che Fabrizio Galadini e Giuliano Milana, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e ideatori del documentario, ci offrono una prospettiva diversa per raccontare il terremoto della Marsica, passando per la necessità e la scelta, per molti versi obbligata, di trasferire interi paesi abbandonando macerie e villaggi che ancora oggi testimoniano una storia complessa. Un sisma di quella gravità pone una serie di problemi capaci di cambiare la storia di intere generazioni, dall’impossibilità di gestire le tonnellate di macerie accumulate, alle difficoltà di ricostruire quanto crollato cercando di migliorare anche la sicurezza sismica dei nuovi edifici. C’è poi da considerare le dinamiche economiche che nei secoli hanno favorito la costruzione di nuovi insediamenti abitativi nei pressi delle principali vie di comunicazione. Le Radici Spezzate, Marsica 1915 – 2015 ci porta per mano a conoscere cosa significa un terremoto, narrandoci la storia di chi sopravvive ai crolli e alle distruzioni e si trova davanti a scelte drammatiche, le cui conseguenze ricadranno sul benessere o sulle difficoltà per le generazioni future.
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"Le Radici Spezzate, Marsica 1915 - 2015"
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