Emissioni geologiche di metano e implicazioni nel budget dei gas serra - Un possibile ruolo della Terra Solida nei cambiamenti climatici?
10 gennaio 2008, ore 14.30 | Giuseppe Etiope | Sala Conferenze Roma | Sede Centrale | Seminari giovani ricercatori Sezione Roma 2
Mentre le quantità delle emissioni dei gas serra prodotte dall’uomo sono abbastanza ben definite, quelle prodotte in natura sono, ancora oggi, molto incerte. E’ il caso del metano (CH4), un potente gas serra il cui budget atmosferico presenta delle lacune. Recenti studi geologici hanno dimostrato che l’esalazione, o seepage, naturale del CH4 dalla litosfera, sebbene non sia mai stata considerata negli inventari dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), è una importante sorgente per l’atmosfera. Enormi quantità di metano vengono infatti rilasciate da fenomeni di macro- e micro-seepage, diffusi in corrispondenza di faglie nelle aree sedimentarie petrolifere dove vi è produzione di idrocarburi, batterici o termogenici. A seguito di numerose indagini sui flussi di geo-CH4 eseguite in vari paesi negli ultimi 7 anni, è stato possibile derivare le prime stime delle emissioni globali. Queste stime suggeriscono che la quantità di metano rilasciata dalla litosfera è paragonabile, se non addirittura superiore, ad altre fonti tradizionalmente considerate dall’IPCC, quali la combustione della biomassa, le termiti e varie attività industriali: l’emissione geologica rappresenta la seconda sorgente naturale più importante di CH4, dopo le terre umide (wetlands). Studi ancora più recenti suggeriscono che queste emissioni potrebbero aver contribuito ai cambiamenti climatici del Quaternario. Tali risultati indicherebbero che il budget dei gas serra non è indipendente dai processi geofisici della Terra Solida: questo concetto ha importanti implicazioni negli studi sui cambiamenti globali. L’IPCC ha intanto riportato i nuovi dati delle emissioni geologiche, forniti dall’INGV, nel suo ultimo rapporto mondiale.