Terremoti, maremoti, esplosioni vulcaniche: sismometri in tilt
Cosa | seminari |
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Quando | 25/03/2010 da 14:30 al 16:30 |
Dove | Sala Conferenze Roma via di Vigna Murata 605 |
Persona di riferimento | Claudia Piromallo |
Indirizzo e-mail per contatti | |
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25 Marzo 2010 ore 14.30 | Alessandro Pino | Sala Conferenze Roma | Sede Centrale
Dr. Alessandro Pino, INGV - Osservatorio Vesuviano
Abstract
I sismometri nascono con lo scopo di registrare le onde sismiche - quindi processi oscillatori transienti - generate da terremoti. Con il tempo e anche grazie al progresso tecnologico, si è potuto verificare che molti fenomeni, naturali e non, generano onde sismiche e che, inoltre, i moderni strumenti sismici permettono di osservare e misurare effetti diversi dalle onde sismiche e non necessariamente transitori, come deformazione statica (frequenza zero) e inclinazione del suolo.
Oltre che da terremoti, questi ultimi possono essere causati da diversi fenomeni naturali, come maremoti ed esplosioni vulcaniche e la loro rilevazione può essere di grande aiuto nella determinazione delle modalità di accadimento dell’evento che li ha prodotti e, quindi, nella riduzione dei rischi associati.
In questo seminario verranno illustrate alcune analisi di forme d’onda sismiche del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, della frana e del maremoto di Stromboli del 30 dicembre 2002 e dell’esplosione parossistica avvenuta a Stromboli il 5 aprile 2003.
Seguendo il filo comune costituito dall’evidenza che in tutti e tre questi casi i dati sismici disponibili mostrano chiari effetti di “tilt” associati ai relativi eventi,verranno illustrati i dettagli delle informazioni ricavate dall’analisi dei sismogrammi sulle caratteristiche della sorgente dei fenomeni investigati.
Abstract
I sismometri nascono con lo scopo di registrare le onde sismiche - quindi processi oscillatori transienti - generate da terremoti. Con il tempo e anche grazie al progresso tecnologico, si è potuto verificare che molti fenomeni, naturali e non, generano onde sismiche e che, inoltre, i moderni strumenti sismici permettono di osservare e misurare effetti diversi dalle onde sismiche e non necessariamente transitori, come deformazione statica (frequenza zero) e inclinazione del suolo.
Oltre che da terremoti, questi ultimi possono essere causati da diversi fenomeni naturali, come maremoti ed esplosioni vulcaniche e la loro rilevazione può essere di grande aiuto nella determinazione delle modalità di accadimento dell’evento che li ha prodotti e, quindi, nella riduzione dei rischi associati.
In questo seminario verranno illustrate alcune analisi di forme d’onda sismiche del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, della frana e del maremoto di Stromboli del 30 dicembre 2002 e dell’esplosione parossistica avvenuta a Stromboli il 5 aprile 2003.
Seguendo il filo comune costituito dall’evidenza che in tutti e tre questi casi i dati sismici disponibili mostrano chiari effetti di “tilt” associati ai relativi eventi,verranno illustrati i dettagli delle informazioni ricavate dall’analisi dei sismogrammi sulle caratteristiche della sorgente dei fenomeni investigati.