Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 oltre 700 piazze in tutta Italia saranno impegnate con le Giornate nazionali di “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, la campagna sulle azioni con cui ciascuno di noi può contribuire a ridurre rischi come terremoto, alluvione, maremoto, rischio vulcanico e incendi boschivi.
L’impegno di questo weekend chiuderà la
Dal 2011
La campagna è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
L’INGV, come sempre, partecipa attivamente alla formazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile che partecipano alla campagna, mettendo a disposizione i materiali utili per le piazze digitali.
SPOT INR 2023:
Il 13 ottobre, in occasione della giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali (
Un'iniziativa entusiasmante per educare il futuro alla gestione dei rischi naturali!
Ne “
All’interno del fumetto, posizionati in punti strategici della storia, compaiono dei QR code attraverso i quali si accede a video legati ai singoli rischi affrontati dai protagonisti.
L’iniziativa, promossa dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e Merito, vede anche i docenti parte integrante del progetto: accompagneranno gli alunni nella visione di 6 video-lezioni di circa 15 minuti ognuna, dove esperti della comunità scientifica e di protezione civile, tra i quali ricercatori dell’INGV, approfondiscono le tematiche affrontate.
SPOT “L’Attimo decisivo”
L’INGV”, evidenzia il Presidente Carlo Doglioni, "è l'ente di ricerca impegnato nello studio, nel monitoraggio e la sorveglianza dei terremoti, dei maremoti e delle eruzioni vulcaniche, ed è una struttura operativa del Sistema Nazionale di Protezione Civile, condividendo i dati in tempo reale, come punto di riferimento per le informazioni sugli eventi, non soltanto in situazioni emergenziali.
Coltivare la memoria è fondamentale come prima attività di prevenzione, perché il conflitto permanente con l’oblio porta ad abbassare la guardia nei confronti dei rischi che la natura ci pone davanti. La conoscenza e le attività di prevenzione rendono i cittadini consapevoli e primi attori nella riduzione di tali rischi”.
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