È ospite in questi giorni a Napoli, presso l’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (OV-INGV), il Prof. Masato Iguchi, Direttore dell’Osservatorio Vulcanologico del Sakurajima, vulcano che domina la città di Kagoshima, gemellata con Napoli dagli anni ’60 e particolarmente simile vista dall’alto. Il Prof. Iguchi è anche Presidente della Società Vulcanologica Giapponese e uno dei massimi esperti di Vulcanologia. Ad accompagnarlo, il Collega Vulcanologo Haruhisa Nakamichi, dello staff dell’Osservatorio del Sakurajima.
Obiettivo dell’incontro: stabilire un ‘Gemellaggio Scientifico’ tra l’OV-INGV e l’Osservatorio del Sakurajima sui temi cruciali del monitoraggio vulcanico. L’evento vero e proprio sarà celebrato nella Primavera del 2016, anno in cui ricorre il 150° anniversario dell’apertura ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. Intanto, si cercherà di elaborare i punti essenziali della collaborazione tecnico/scientifica sui grandi temi della vulcanologia e del monitoraggio vulcanico in aree fortemente urbanizzate, tra due Paesi all’avanguardia in queste discipline. L’incontro, organizzato dall’OV-INGV e dall’Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Italiani, è patrocinato dalle Ambasciate Giapponese in Italia e Italiana in Giappone.
L’idea del gemellaggio scientifico/culturale Italo-Giapponese nasce lo scorso 23 maggio in occasione della cerimonia di riapertura della palazzina Borbonica dell’Osservatorio Vesuviano dopo intensi lavori di restauro. Nella Cerimonia, patrocinata dall’Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Italiani e con il plauso di SAR Carlo di Borbone Due Sicilie, si parlò della vendita (avvenuta nel 1877), del prestigioso sismografo elettromagnetico dell’allora Direttore dell’OV, Luigi Palmieri (ideato nel 1856), al Giappone e della successiva lettera di ringraziamento ufficiale trasmessa dal Ministro dell’Interno giapponese. Da qui l’idea del Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Italiani, Mariano Barbi, appassionato di cultura giapponese, di organizzare un meeting per ricordare e rinsaldare gli antichi rapporti tra due paesi lontani ma legati dall’alto rischio sismico e vulcanico e dall’intensa urbanizzazione.
L’incontro e l’accordo di collaborazione scientifica vanno nel senso di una sempre maggiore apertura internazionale dell’OV-INGV, già intrapresa con il recente Workshop AMAV (Advanced Monitoring of Active Volcanoes), per identificare e condividere con i più prestigiosi Centri di Ricerca le migliori strategie di Monitoraggio per la mitigazione del rischio vulcanico.
Dopo la visita alla Sala Operativa dell’OV-INGV, in Via Diocleziano 328, e alle principali installazioni di monitoraggio dell’area flegrea, la delegazione Giapponese, nella giornata di oggi, procederà con la visita al Vesuvio e le installazioni di monitoraggio dell’area e l’edificio Borbonico dell’Osservatorio Vesuviano.