Immagini satellitari radar ad apertura sintetica (Syntetic Aperture Radar, SAR) per misurare la deformazione permanente del suolo causata dal terremoto del 24 agosto 2016, attraverso la interferometria differenziale DInSAR. Una tecnica già utilizzata per le misure di spostamenti in molti altri terremoti, come
Durante l’emergenza sismica, iniziata con il terremoto del 24 agosto, l’analisi interferometrica satellitare ha beneficiato di un gran numero d’immagini SAR acquisite, a cavallo dell’evento sismico, dal satellite giapponese ALOS-2 (Japan Aerospace Esploration Agency,
La tecnica consiste nell’uso di una coppia di immagini radar acquisite dal satellite dalla medesima posizione: prima e dopo un evento sismico è possibile produrre un interferogramma (Figura 1a), cioè una mappa di spostamento espressa in termini di differenze di fase, tra le due immagini radar pre e post evento sismico, del segnale elettromagnetico emesso dal satellite, “riflesso” dalla superficie terrestre e catturato dal sensore (rappresentato con diversi cicli di colore). Ogni ciclo, o frangia, rappresenta uno spostamento della superficie terrestre lungo la linea di vista del satellite di mezza lunghezza d’onda del segnale emesso.
Figura 1: esempio di interferogramma (A) ottenuto dall’elaborazione di due immagini SAR del satellite Sentinel-1. Nel pannello B si riporta la corrispondente mappa delle spostamento del suolo dovuto al terremoto del 24 agosto 2016. Le immagini utilizzate sono relative alle date 21 e 27 agosto 2016