La percezione mediatica di un aumento significativo della sismicità su scala mondiale non coincide con i dati reali deducibili da una rigorosa analisi scientifica. È quanto emerge da un post pubblicato sul Blog INGVterremoti dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che si sono occupati di verificare la relazione esistente tra il numero degli eventi sismici nel mondo e la crescente attenzione a essi rivolta dai cittadini e, quindi, dai media.
Utilizzando il catalogo mondiale dei terremoti gestito dallo United States Geological Survey (USGS), compilato con criteri omogenei e sufficientemente completo per le magnitudo più elevate, i ricercatori dell’INGV hanno analizzato la sismicità su scala globale per magnitudo 5 o superiore nel periodo compreso tra il 1950 e il 2019.
Dai risultati dell’osservazione è emerso che, per quanto i terremoti non seguano alcuna ciclicità “esatta” e i valori medi annuali siano dei parametri statistici senza alcun significato fisico, l’andamento degli eventi sismici risulta regolare e non si evidenzia nessun aumento effettivo della sismicità di maggiore energia su scala mondiale.
INGV, i terremoti nel mondo tra percezione e realtà
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