Oltre 5000 partecipanti. È il bilancio complessivo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per le serate dedicate alla scienza, in occasione della Notte Europea dei Ricercatori e della Notte Europea dei Vulcani edizione 2017.
Le due manifestazioni, promosse dalla Commissione Europea nell’ambito dei progetti di HORIZON 2020, sono nate con l’obiettivo di avvicinare ricercatori e cittadini di tutte le età e evidenziare l’importanza e l’impatto positivo della ricerca nella vita quotidiana. La sede di Bologna, all’interno del progetto SOCIETY, nell’ambito del programma HORIZON 2020 (Grant agreement n. 722963) ha animato il programma con SCIENCE INVADERS. I ricercatori hanno invaso il Mambo, il museo d’Arte Moderna di Bologna con una serie di incontri: dall’aperitivo scientifico A che bell’o café… ma non solo: i vulcani napoletani. Uno sguardo su Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia, organizzato presso la Velostazione Dynamo, alle attività di Un pianeta imprevedibile in Sala Borsa, fino al gioco con piccoli petardi a strappo, per ragionare sull’incertezza e le strategie per mitigarne gli effetti. Caccia al terremoto, invece, a Milano. Al Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci è stato allestito un laboratorio per registrare, misurare, localizzare i terremoti, stimandone la magnitudo. Nel centro storico dell’Aquila molte le conferenze e i laboratori interattivi di sismologia, mentre all’Orto Botanico di Palermo grande spazio è stato dato agli stand illustrativi sull’attività vulcanica e sismica. Visualizzazioni in 3D all’Università della Calabria per la sede di Rende (Cosenza). Il Teatro del Fuoco a Linguaglossa e dibattiti scientifici a Catania; infine caffè scientifici e proiezione di filmati a Napoli e a Pisa.
Il programma ha riscosso notevole consenso in tutte le sedi INGV, compresa quella centrale di Roma che ha aderito al progetto Made in Science dell’Associazione Frascati Scienza con Un pianeta vivo, dal centro alla superficie. I ricercatori hanno guidato il pubblico lungo gli exhibit interattivi, alla scoperta dei terremoti, dei vulcani e del geomagnetismo. Hanno illustrato la sala di monitoraggio sismico e allerta tsunami e presentato uno studio sull’osservazione da satellite degli incendi boschivi, insieme ad un Vigile del Fuoco. Adesso cosa faccio, è stato il gioco a squadre per i più piccoli sui comportamenti da adottare in caso di terremoto e maremoto. Sul palco della sala conferenze è andato in scena Lo Surdo Script Project, un recital sulla vita e il lavoro di Antonino Lo Surdo, fondatore nel 1936 dell’Istituto Nazionale di Geofisica, oggi INGV. A chiudere la Notte romana, Ricerca e Musica, live-set di vecchi successi eseguiti in chiave acustica. La scienza dal vivo si trasforma in un evento per tutti, capace di raccontare la ricerca, vista da vicino.